La spesa sanitaria complessiva in Italia (pubblica e privata) nel 2023 è stata di circa 176 miliardi di euro, di cui 133 miliardi destinati alla sanità pubblica e 43 miliardi alla spesa privata. Rispetto al 2022, la spesa pubblica è aumentata del 2%, mentre quella privata ha registrato una crescita del 7%. Sono i dati che emergono dall’ultimo rapporto del Dipartimento della Sanità di ANCI.
La situazione in Campania
Per quanto riguarda la Campania, la Regione ha beneficiato nel 2023 di un incremento delle risorse statali per 1,6 miliardi di euro, grazie ai nuovi criteri di riparto, nonostante un calo demografico superiore alla media nazionale (-2,6%). Dal 2019 al 2023, la spesa sanitaria pubblica in Campania è passata da 10,4 miliardi a 11,8 miliardi di euro (+13,5%).
Tuttavia, la Campania si conferma la Regione con la minore spesa sanitaria pubblica pro-capite: 2.098 euro per abitante, contro una media nazionale di 2.255 euro. Questo dato è influenzato principalmente dalla minore incidenza della spesa per il personale sanitario: in Campania, infatti, il costo per redditi da lavoro dipendente rappresenta solo il 27% della spesa totale, contro una media nazionale del 30%.
In controtendenza, la spesa farmaceutica è superiore alla media italiana: mentre a livello nazionale incide per l’11%, nella Regione arriva al 13%. Anche l’acquisto di prestazioni sanitarie da privati accreditati è più elevato (+3% rispetto alla media italiana).
Mobilità sanitaria: il saldo peggiore d’Italia
La spesa per la migrazione sanitaria in Italia è aumentata, passando dai 4,31 miliardi di euro del 2022 ai 4,55 miliardi di euro del 2023, con un incremento di 240 milioni di euro. Si conferma una differenza geografica nei flussi migratori sanitari: le Regioni del Nord registrano una migrazione di confine, mentre quelle del Sud subiscono una migrazione oltre confine, con pazienti costretti a spostarsi verso altre Regioni per cure specialistiche. La Campania continua a detenere il peggior saldo migratorio d’Italia, con una perdita netta di circa 211 milioni di euro l’anno. Tuttavia, rapportando il costo dei ricoveri in mobilità alla popolazione residente e al numero di posti letto per abitante (inferiore alla media nazionale), emerge un dato interessante: nel 2023, il costo medio pro-capite dei ricoveri in mobilità per un cittadino campano è stato di 38 euro, contro una media nazionale di 39 euro.
Salute aziendale: Un investimento strategico
Uno scenario che si riversa anche sul mondo delle aziende. Molte di esse, infatti, ritengono il benessere dei dipendenti rappresenti un fattore chiave per il loro successo. Investire nella salute del personale porta numerosi benefici, tra cui:
Risparmio sui costi sanitari aziendali, grazie a sconti su prestazioni per i dipendenti.
Accesso rapido alle cure, evitando lunghe attese e procedure complesse.
Prevenzione e diagnosi precoce, grazie a check-up e screening periodici.
Fidelizzazione del personale, con un maggiore senso di appartenenza all’azienda.
Oltre ai vantaggi economici e organizzativi, un investimento nella salute aziendale rafforza la responsabilità sociale d’impresa, migliorando la reputazione e il legame con la comunità.
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Antonio Ciccarelli
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