Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge n. 155/2024, collegato alla Legge di Bilancio 2025, sono emerse importanti novità riguardanti il credito d’imposta destinato alla Zona Economica Speciale (ZES) Unica Sud, il provvedimento che interessa le imprese che operano nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Credito d’imposta: nella comunicazione integrativa anche l’aumento degli incentivi
Una delle novità principali del Decreto riguarda la comunicazione integrativa legata alla ZES Unica che potrà riportare anche investimenti superiori o ulteriori rispetto a quelli risultanti dalla comunicazione originaria, inviata dal 12 giugno al 12 luglio 2024. Così facendo potrà aumentare l’importo del bonus prenotato.
Ma per capire come funziona il nuovo meccanismo è necessario fare un passo indietro.
Per ottenere le agevolazioni, le imprese hanno dovuto trasmettere una domanda iniziale all’Agenzia delle Entrate, indicando gli importi delle spese sostenute o da sostenere nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. Per ricevere il credito d’imposta utilizzabile in compensazione, però, le imprese hanno l’obbligo di inviare, sempre all’Agenzia delle Entrate, una comunicazione integrativa nella finestra temporale compresa tra il 18 novembre e il 2 dicembre, dove indicare le spese sostenute. Queste ultime, in particolare, secondo quanto previsto precedentemente, non avrebbero dovuto superare quelle già specificate nella comunicazione iniziale. Ora, invece, con l’articolo 8 del Decreto fiscale, viene introdotta la possibilità di inserire nella comunicazione integrativa anche spese e investimenti di importo maggiore rispetto a quelle già indicate inizialmente.
Con il Decreto, inoltre, vengono inoltri stabiliti i criteri per il riparto delle risorse a disposizione: i crediti d’imposta per le spese ulteriori verranno riconosciuti a patto che le risorse “coprano” le risorse richieste con le comunicazioni originarie.
Rifinanziamento e proroga per il 2025: una speranza per le aziende
Il Decreto Omnibus, oltre a prevedere nuove modalità di accesso al credito d’imposta, ha disposto anche un rifinanziamento significativo per la ZES Unica Sud. Agli 1,67 miliardi di euro inizialmente previsti, sono stati aggiunti ulteriori 1,6 miliardi, portando quasi a raddoppiare le risorse a disposizione delle imprese. Queste risorse potranno essere utilizzate anche per coprire eventuali investimenti superiori a quelli comunicati inizialmente, sempre a condizione che vi siano fondi sufficienti per soddisfare tutte le richieste.
Un altro aspetto cruciale introdotto dal Decreto è la possibilità di proroga per il 2025, già prevista nella Legge di Bilancio, ma ancora in attesa di conferma. Se approvata, la proroga consentirebbe alle imprese di beneficiare del credito d’imposta anche per gli investimenti realizzati nel corso del prossimo anno. Tuttavia, sarà necessario attendere la conclusione dell’iter parlamentare, previsto entro il 31 dicembre 2024, per avere certezza sulle modalità e sulle risorse effettivamente disponibili.
Affrontare gli adempimenti fiscali. Una sfida per le imprese
Ma come affrontare opportunità come quelle previste con la ZES Unica senza sprofondare nel caos burocratico? Ogni impresa, infatti, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore di attività, deve destreggiarsi ogni anno tra numerosi adempimenti fiscali e rispettare una serie di regolamenti stabiliti dall’Agenzia delle Entrate, tra cui la dichiarazione dei redditi, l’IVA, le ritenute d’acconto e molte altre disposizioni specifiche. Quando si tratta di affrontare questioni fiscali complesse, la migliore soluzione è di rivolgersi a professionisti esperti. Grazie al loro supporto, infatti, sarà possibile avere una conoscenza approfondita dei propri obblighi fiscali e delle diverse opzioni disponibili per ridurre gli oneri, come l’utilizzo di agevolazioni fiscali, deduzioni e crediti d’imposta.
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