Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha approvato il primo disegno di legge annuale dedicato alle micro, piccole e medie imprese italiane. L’obiettivo del provvedimento è rafforzare il sistema produttivo nazionale, promuovendo aggregazione, innovazione e facilitando l’accesso al credito.
Tra le misure più significative si evidenziano i Mini Contratti di Sviluppo, l’istituzione di Centrali consortili per il coordinamento delle filiere produttive e l’introduzione di nuovi incentivi fiscali per le reti d’impresa. Sono, inoltre, previste iniziative per favorire il ricambio generazionale, tutelare la concorrenza e riorganizzare la disciplina dei Confidi.
Moda: nuovi incentivi per la competitività globale
Un aspetto di particolare rilievo riguarda le misure dedicate al settore Moda, che punta a promuovere forme di aggregazione tra imprese per consentire loro di affrontare in modo più efficace le sfide del mercato globale. A questo scopo, il Ddl destina fino a 100 milioni di euro per finanziare Mini Contratti di Sviluppo, finalizzati a sostenere programmi di investimento compresi tra 3 e 20 milioni di euro, incentivando la capacità di innovazione e la presenza delle imprese sui mercati internazionali.
Centrali consortili per rafforzare le filiere
Anche le Centrali consortili rappresentano una novità importante. Si tratta di enti giuridici che avranno il compito di rafforzare la competitività e l’innovazione delle PMI già organizzate in consorzi di filiera, promuovendo modelli di cooperazione efficienti. Il MIMIT eserciterà la vigilanza su queste strutture e il Governo avrà 12 mesi per definire il loro funzionamento e la relativa normativa.
Confidi: semplificazione per l’accesso al credito
Per migliorare l’accesso al credito delle PMI, il Ddl delega il Governo a un riordino normativo della disciplina dei Confidi. Dopo oltre vent’anni dall’emanazione delle prime norme in materia, il provvedimento intende semplificare e riorganizzare le regole, prevedendo tra l’altro la revisione dei requisiti di iscrizione all’albo bancario, l’ampliamento delle attività consentite e la promozione di processi di aggregazione tra consorzi. Sono, inoltre, introdotte agevolazioni per ridurre i costi legati alla valutazione del merito creditizio e facilitare l’integrazione tra i Confidi.
Agevolazioni per le reti d’impresa
Un’altra misura importante riguarda gli incentivi fiscali per le imprese che aderiscono a contratti di rete. Questi incentivi consentiranno la sospensione d’imposta sugli utili destinati a investimenti previsti dai programmi comuni delle reti d’impresa. La misura sarà finanziata con 45 milioni di euro tra il 2027 e il 2029 e riguarderà gli utili realizzati tra il 2026 e il 2028.
Staffetta generazionale per favorire i giovani
Per incrementare l’occupazione giovanile, il Ddl introduce la cosiddetta “staffetta generazionale”. Questo meccanismo prevede un sistema di pensionamento flessibile per i lavoratori anziani che consente di liberare nuovi posti di lavoro e di favorire il trasferimento delle competenze professionali ai giovani. Le imprese fino a 50 dipendenti potranno beneficiare di un sistema che incentiva il part-time per i lavoratori prossimi alla pensione, combinandolo con assunzioni agevolate di giovani under 35.
False recensioni online: nuove norme contro le frodi
Il disegno di legge affronta anche la questione delle false recensioni online, un problema che colpisce in particolare i settori della ristorazione e del turismo. Introdotte norme che obbligano a verificare l’attendibilità delle recensioni, assicurandosi che siano scritte da consumatori che hanno effettivamente usufruito del servizio. Le recensioni potranno essere rimosse se risultano false, non attuali o superate da azioni correttive adottate dall’impresa interessata.
Un testo unico per startup e PMI innovative
Infine, il Governo dovrà redigere un testo unico in materia di startup, incubatori e PMI innovative. Questa iniziativa mira a coordinare le norme esistenti, eliminando quelle obsolete e rafforzando la figura del Garante per il comparto, con l’obiettivo di promuovere la cultura, la formazione e la crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione tecnologica.
In sintesi, il provvedimento rappresenta un passo importante per valorizzare il ruolo centrale delle PMI nell’economia italiana, sostenendo la loro crescita e competitività.
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