Tutto pronto per l’avvio della terza edizione del Fondo Nuove Competenze (FNC), lo strumento di politica attiva che sostiene le imprese coprendo i costi delle ore di lavoro destinate alla formazione per sviluppare nuove competenze. L’iniziativa mira a favorire la transizione digitale ed ecologica, creare nuova occupazione e promuovere collaborazioni tra aziende. Le domande di contributo potranno essere inviate tramite la piattaforma MyANPAL dal 10 febbraio al 10 aprile 2025.
Risorse Finanziarie
Il Fondo mette a disposizione 731 milioni di euro, con la prospettiva di un incremento fino a 1 miliardo. I finanziamenti principali derivano dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro, co-finanziato dall’Unione Europea, e sono così ripartiti: 225,9 milioni alle regioni più sviluppate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Province autonome di Bolzano e Trento, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto); circa 40 milioni alle regioni in transizione (Abruzzo, Marche, Umbria); e i restanti 464,1 milioni alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia). Un’ulteriore risorsa di un milione di euro è prevista dal Decreto-legge 152/2021 e destinata a bonus per la formazione e assunzione di disoccupati tramite contratti stagionali.
Linee di Intervento
Il Fondo prevede tre principali modalità di accesso. La prima è rappresentata dai Sistemi formativi, progetti sviluppati da gruppi di imprese guidati da grandi datori di lavoro, con un contributo massimo di 12 milioni di euro. La seconda riguarda le Filiere formative, destinate a micro, piccole e medie imprese operanti in distretti o reti produttive, con un contributo massimo di 8 milioni di euro. Infine, il Fondo è accessibile anche ai singoli datori di lavoro, che possono ricevere fino a 2 milioni di euro per progetti di formazione. Un’attenzione particolare è riservata ai contratti stagionali nei settori del turismo e dell’agricoltura. Per ogni disoccupato assunto con un contratto di almeno 120 giorni, è previsto un bonus di 300 euro, a condizione che il lavoratore partecipi ad almeno 20 ore di formazione.
Accordi e rimborso delle retribuzioni
Per beneficiare del Fondo, le aziende devono stipulare un accordo collettivo che rimoduli l’orario di lavoro, indicando fabbisogni aziendali, numero di lavoratori coinvolti e ore destinate alla formazione, variabili tra 30 e 150 ore. Il rimborso della retribuzione oraria è fissato al 60%, ma può raggiungere l’80% per Sistemi e Filiere formative e il 100% per lavoratori assunti con contratti di apprendistato o per disoccupati di lunga durata. Progetti che coinvolgono disoccupati preselezionati, con almeno il 70% di assunzioni a tempo indeterminato, prevedono un incentivo aggiuntivo di 800 euro per lavoratore assunto.
Validazione e Tempistiche
I progetti formativi devono essere completati entro un anno dalla loro approvazione. La validazione dei percorsi sarà affidata a enti accreditati o titolati. Le imprese iscritte ai Fondi Paritetici Interprofessionali possono ottenere finanziamenti supplementari per coprire, interamente o parzialmente, i costi della formazione.
Un supporto strategico per il futuro
La terza edizione del Fondo Nuove Competenze rappresenta un’importante opportunità per le imprese italiane, contribuendo a sviluppare competenze strategiche e a sostenere l’occupazione in un contesto di transizione economica e tecnologica. Si tratta solo tra gli ultimi interventi in ordine temporale nel panorama del lavoro. Un ambito in continua evoluzione, con l’introduzione di nuove leggi e regolamenti che richiedono alle aziende di adeguarsi per rimanere conformi e poter godere di incentivi. In questo contesto, la giusta consulenza può rivelarsi un alleato prezioso per tutelare la propria azienda.
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Antonio Ciccarelli
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